Nel 2022 ricorre il bicentenario della decifrazione dei geroglifici da parte di François Champollion, fissata tradizionalmente al 27 settembre 1822. Il Museo Archeologico di Milano celebra questa ricorrenza, che segna l’inizio dello studio scientifico dell’Egitto antico, con una piccola esposizione.
Il percorso si snoda a partire dal mito dei geroglifici nel Rinascimento e nell’età barocca, agli studi di Champollion, che tra l’altro vide il primo nucleo della collezione egizia milanese in un suo breve passaggio a Milano nel 1825, per concludersi con la presentazione delle diverse scritture in uso nell’antico Egitto e il loro funzionamento.
Nell’esposizione, saranno visibili alcuni esemplari di scrittura su papiri e ostraca e stele, amuleti e alcuni materiali mai esposti della collezione civica.
La mostra approfondisce i seguenti temi:
1. Il mito dei geroglifici nel Rinascimento
L’immagine dell’Egitto come terra di origine di una sapienza antichissima, presente già nelle fonti antiche, si impone in Europa a partire dalla fine del Quattrocento esercitando la sua influenza sul pensiero filosofico e sulle arti.
In esposizione uno dei tre volumi dell’Oedipus Aegyptiacus di Athanasius Kircher (1602-1680), gentilmente concesso in prestito dalla Civica Biblioteca Trivulziana.
Oltre al volume, alcuni oggetti, tra cui un piccolo uovo in diaspro ornato da falsi geroglifici, rimandano a un uso e a una interpretazione mistico-simbolica dell’antica scrittura.
2. Non solo geroglifici. Lingua e scritture nell’antico Egitto
La lingua egiziana antica è caratterizzata da più sistemi di scrittura (geroglifico, ieratico, demotico, copto), con diversi ambiti di utilizzo e fasi linguistiche.
I diversi reperti iscritti presenti nella sezione (papiri, ostraca, amuleti ecc.) offrono una panoramica esplicativa dell’uso e dell’evoluzione delle diverse grafie nonché del rapporto tra sistema di scrittura e contenuto testuale.
3. Champollion a Milano
Jean-François Champollion fu di passaggio a Milano agli inizi del 1825; rimase in città solo 40 ore ma tale tempo, come dice lui stesso, “non fu perduto” per i suoi studi egittologici. Visitò infatti il Gabinetto Numismatico di Brera, di cui era direttore il numismatico Gaetano Cattaneo, fervente estimatore del giovane decifratore, che lo accolse con entusiasmo e gli mostrò la sua piccola (ma assai scelta) collezione egizia.
In esposizione sono alcuni dei reperti visti da Champollion durante il suo soggiorno milanese e una sua nota manoscritta.
4. Scrittura e magia
La vasta gamma di potenzialità magiche di cui la scrittura geroglifica è portatrice trova ampia documentazione nell’arte dell’Antico Egitto.
Una selezione di amuleti e di altri materiali permette di scoprire il valore simbolico di alcune immagini utilizzate tanto come segni scrittori che come amuleti, oltre ad altri reperti inerenti alcune pratiche magiche.
ORARIO
Aperto tutti i giorni escluso il lunedì e il 1° maggio: 10:00 – 17.30 (ultimo ingresso 16.30)
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Telefono: 02 20404175
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