Milano, Pinacoteca di Brera | 10 novembre 2016 - 5 febbraio 2017
La Pinacoteca di Brera ospita “Attorno a Caravaggio”, terzo eccezionale dialogo tra un capolavoro del museo e altre opere “ospiti”. Protagonista dell’evento uno dei quadri più celebri della Pinacoteca: La cena di Emmaus del maestro Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio. Per l’occasione, in contemporanea con il riallestimento di sette sale della Pinacoteca, il quadro verrà collocato in una nuova posizione, più scenografica e meno defilata di quella precedente, che punta a mettere in evidenza le straordinarie caratteristiche chiaroscurali del dipinto, creato dall’artista durante uno dei periodi più drammatici della sua esistenza, durante la sua fuga da Roma del 1606, dopo aver ucciso in uno scontro, il 28 maggio, Ranuccio Tomassoni. Databile nei quattro mesi successivi, al tempo del soggiorno del Caravaggio presso i Colonna, la tela fu realizzata probabilmente a Paliano, con un’essenzialità e una rapidità di stesure pittoriche tali da evidenziare in alcuni tratti la preparazione sottostante e da fare apparire alcuni particolari addirittura ‘non finiti’ o appena abbozzati: con soluzioni che risulteranno sempre più accentuate nella produzione dell’artista successiva alla fuga da Roma, anche per sue nuove, sempre più sofferte e sempre più convinte concezioni dell’essere e dell’esistere, come del ‘fare pittura’.
Una questione di attribuzione
A cura di Nicola Spinosa, "Attorno a Caravaggio" propone una serie di comparazioni tra dipinti, alcuni di identico soggetto, mai visti assieme e vuol essere anche un laboratorio e un’occasione di scambio e ricerca su Caravaggio, artista che continua a porre questioni cruciali agli storici dell’arte arrivando ad appassionare allo stesso tempo il grande pubblico. Si tratta quindi di un confronto con finalità scientifiche e conoscitive, attraverso cui s’intende sottoporre all’attenzione di visitatori e studiosi alcuni problemi di attribuzione relativi alle opere esposte per l’occasione.
ESCHER
Milano, Palazzo Reale | 24 giugno 2016 – 22 gennaio 2017
Il grafico e incisore olandese Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden 17/06/1898 - Laren 27/03/1972) è noto al pubblico soprattutto per gli spettacolari giochi visivi: dalle distorsioni ottiche delle superfici riflettenti, alle metamorfosi della tassellazione (la divisione regolare del piano in forme chiuse, che lo ricoprono senza sovrapporsi e senza lasciare spazi vuoti).
Palazzo Reale ci offre la possibilità di gustare dal vivo questi “rompicapi” e allo stesso tempo di conoscere meglio il loro autore.
Attraverso una retrospettiva quasi completa della sua produzione, tra xilografie, litografie e incisioni, scopriremo come il percorso artistico e creativo di Escher – pur rimanendo particolare e atipico (anche se non unico, come mostrano alcune opere di altri autori esposte in quest’occasione) – non sia affatto slegato dal contesto storico: esso è infatti frutto dell’Art nouveau e dell’architettura da lui avvicinate negli anni di formazione; del suo amore per i paesaggi e per gli edifici medievali dei borghi italiani; degli stimoli delle avanguardie cubiste, divisioniste e futuriste legate anche – come l’opera di Escher – agli scossoni che le nuove teorie scientifiche e ottiche stavano dando alla rappresentazione della realtà e alla visione dello spazio. L’esposizione si presta quindi a numerosi approfondimenti, tra cui anche quello del legame con la matematica, da cui Escher prende in prestito riflessioni, traslazioni e rotazioni per tramutare figure regolari in forme animali.
HOKUSAI, HIROSHIGE, UTAMARO.
LUOGHI E VOLTI DEL GIAPPONE CHE HA CONQUISTATO L’OCCIDENTE
Milano, Palazzo Reale | 22 settembre 2016 – 29 gennaio 2017
Italia e Giappone celebrano l'anniversario del Trattato d’amicizia e di commercio – che il 25 agosto 1866 diede inizio alle relazioni diplomatiche fra i due Paesi – attraverso una serie di iniziative tra cui spicca la mostra di Milano.
Verranno presentate circa 200 opere tra xilografie policrome e libri illustrati provenienti dalla collezione della Honolulu Academy of Arts, che raccontano tre importanti autori, esponenti dell'Ukiyo-e («pittura della vita che passa, del mondo fluttuante»).
Questa scuola pittorica giapponese, operante tra il XVII e il XIX secolo, fu caratterizzata dalla realizzazione di stampe raffiguranti scene della vita quotidiana e personaggi del mondo contemporaneo noti al pubblico, soggetti richiesti dal mercato dell'editoria; l’esposizione sarà quindi occasione anche per riflettere sul peso e sul ruolo avuto da quest’ultimo sugli artisti, spinti a differenziare nel formato e nelle dimensioni la produzione di stampe.
In questo contesto di confronto, influenza e rivalità tra gli incisori, spiccano – per la loro abilità e per il tramite che costituirono tra il Giappone e l’Europa già al tempo dell’Impressionismo – i protagonisti di questa mostra: Katsushika Hokusai (1760-1849), artista dalla vasta cultura figurativa, conoscitore di quasi tutte le scuole giapponesi e autore di uno stile proprio in cui il paesaggio divenne l'elemento dominante; Utagawa Hiroshige (1797-1858), ritenuto l'ultimo grande paesista giapponese, dedicatosi quasi esclusivamente alla realizzazione di vedute che rivelano il suo essere acuto osservatore e preciso pittore; Kitagawa Utamaro (1753-1806), famoso per le introspettive rappresentazioni di donne, ma anche per i soggetti erotici e il paesaggio.
PIETRO PAOLO RUBENS E LA NASCITA DEL BAROCCO
Milano, Palazzo Reale, Piano Nobile | 27 ottobre 2016 – 26 febbraio 2017
La città di Milano, dopo averne ospitato l’Adorazione dei pastori tra dicembre 2015 e gennaio 2016, torna a presentare la figura di Rubens (Siegen, Vestfalia, 1577 - Anversa 1640) leggendola attraverso la feconda e forse poco conosciuta reciproca influenza tra l’artista e l’Italia. Rubens soggiornò nel nostro Paese tra il 1600 e il 1608, spostandosi in diverse località (Mantova, Firenze, Genova, Roma fra tutte). Già le opere realizzate in Italia mostrano, accanto ad elementi fiamminghi, una serie di citazioni della statuaria classica e dell’arte antica in generale, oltre che di pittori veneti cinquecenteschi quali Tintoretto e Veronese, ma anche di Correggio. Questi riferimenti rimarranno poi presenti nella sua produzione successiva al rientro ad Anversa. Nello stesso tempo, le opere del periodo italiano si caratterizzano per la novità di alcuni elementi – la straordinaria dilatazione spaziale, gli abbondanti panneggi, la pomposa gestualità – che diventeranno cifra stilistica del barocco romano, influenzando artisti come Pietro da Cortona, Bernini, Lanfranco e Luca Giordano, come ben esemplificato in mostra.
Visita per famiglie con bambini dai 7 agli 11 anni.
Quante cose può raccontarci un dipinto? Molto più numerose di quanto potremmo pensare! La Cena in Emmaus di Caravaggio ne è un esempio, e ci fa conoscere molti aspetti del suo autore, Michelangelo Merisi. Aguzziamo la vista e cerchiamo in Pinacoteca alcuni spunti che lui approfondirà nel suo linguaggio pittorico. Osserviamo come ha fatto scuola e ha influenzato gli artisti contemporanei e successivi. E grazie al Terzo Dialogo, che porta in Pinacoteca alcune tele provenienti da altre collezioni, scopriremo poi come Caravaggio riesca a parlarci anche di alcune sue opere… che sono andate perdute.
COSTO: visita guidata/attività 8 € a persona; ingresso gratuito per cittadini sotto i 18 anni o giornalisti; ingresso ridotto cittadini dell’UE e dello SEE di età compresa tra i 18 ed i 25 anni e docenti delle scuole statali con incarico a tempo indeterminato 7 €; ingresso intero 10 € DURATA: 1h15’ APPUNTAMENTO: biglietteria della Pinacoteca di Brera, via Brera 28, Milano MODALITÀ DI PRENOTAZIONE E CONFERMA: prenotazione obbligatoria e pagamento anticipato della sola visita guidata (l’ingresso va pagato in contanti in museo) entro le 15 di venerdì 20 novembre: Online sul sito ilmioamicomuseo.it. Nella sezione LABORATORI trovate il calendario completo e tutte le informazioni che vi servono. Cliccando sul pulsante nella pagina di ogni laboratorio, potrete effettuare il vostro acquisto pagando con carta di credito dei circuiti VISA, VISA ELECTRON, MASTERCARD, AMERICAN EXPRESS. Se avete problemi tecnici potete scrivere a prenotazioni@midaticket.it (servizio attivo in orario d’ufficio). Chiamando il numero 02 92 800 918 dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 18:30, potrete parlare con gli operatori e potrete effettuare il vostro acquisto pagando con carta di credito (circuiti VISA, VISA ELECTRON, MASTERCARD, AMERICAN EXPRESS).